Descrizione
Le uve per i Cinque Autoctoni sono coltivate nei comuni di Colonnella, Ortona, Sava e San Marzano. Le uve Montepulciano e Sangiovese provengono dalle colline abruzzesi situate a 300 metri sul livello del mare. Mentre le restanti varietà, tra cui Negroamaro e Malvasia Nera, sono coltivate nel sud della Puglia. Per questo motivo il vino è classificato come Vino da Tavola. Un vino dal colore intenso, intenso e potente che è, secondo il suo ideatore, Valentino Sciotti, 'un vero gusto del Sud Italia’.
Rosso granata molto profondo. Particolarmente intenso e persistente con note di ciliegia e ribes nero, erbe aromatiche, cannella, chiodi di garofano, cacao, liquirizia e accenni di minerale. Buona struttura e buon equilibrio tra alcol e freschezza, tannini vellutati e retrogusto persistente. Ottimo da bere subito o può essere lasciato a invecchiare a lungo.
Il progetto EDIZIONE CINQUE AUTOCTONI nasce nel lontano 1996, quando la Farnese Vini cominciava a scrivere le prime pagine della propria storia.
L’idea del vino venne partorita durante un curioso incontro tra esperti del settore: Valentino Sciotti, oggi managing director della “Farnese Group”, Filippo Baccalaro, chief winemaker dello stesso gruppo e terza generazione di enologi piemontesi, Hugh Johnson, il più famoso giornalista del vino nel mondo, e Jean Marc Sauboua della terza generazione di enologi bordolesi. In quel particolare incontro, 18 anni fa, Hugh Johnson lanciò una sfida ai due giovani enologi: creare un grande vino che portasse il carattere del “Sud Italia”, forgiato con i migliori vitigni di quel territorio; un vino col nome modesto di “vino da tavola”, ma con l’anima di “un grande vino”, uno di quelli che si distinguono per la capacità di essere unici e straordinariamente superiori a ciò che il mercato offre.
Vitigno: Montepulciano, Primitivo, Negroamaro, Sangiovese, e Malvasia Rossa
Area di Produzione: Comuni di Colonnella, Ortona, Sava e Manduria
Vinificazione: pigiadiraspatura soffice, macerazionefermentazione per 25 giorni, fermentazione malolattica in barrique e affinamento per 13 mesi.
Idea del Vino: dimostrare che si può produrre un grande vino, espressione dell’enorme patrimonio di vitigni autoctoni del nostro paese, con le migliori caratteristiche di gusto e sensazioni olfattive dei vitigni utilizzati. La sua particolarità è data dalla grande armonia e dall’eleganza, che un grande vino raramente riesce ad esprimere a questi livelli.
Caratteristiche Sensoriali: il calice si colora di un cupo ma luminoso rubino, profumi intensi e persistenti, con note fruttate di mora e ciliegia, arricchita da note di erbe aromatiche, cannella, chiodi di garofano, cacao, liquirizia e un intrigante tocco minerale. Struttura rilevante, ben equilibrata tra una importante ed armonica nota alcolica e un’adeguata freschezza, il tannino è morbido e la persistenza assai tenace. Pronto per essere bevuto subito, ma sopporta anche lunghi invecchiamenti.
Abbinamenti gastronomici: ottimo con primi piatti ricchi, con carni rosse e con formaggi di media e lunga stagionatura.
Temperatura di servizio: 18°C
Il vino invecchia separatamente in 60% americano e 40% francese per 12 mesi. Le varietà vengono miscelate poco prima dell’imbottigliamento per creare un vino ricco e potente ma perfettamente bevibile.
grazie alla sua struttura e alla sua complessità aromatica, il vino Edizione Cinque Autoctoni - Fantini Farnese si abbina alla perfezione con piatti di carne rossa, arrosti, formaggi stagionati e piatti della cucina mediterranea.
Edizione Cinque Autoctoni - Fantini Farnese
- Prezzo unitario
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Perché sceglierlo
Cosa bevi - Un vino dal colore intenso, intenso e potente che è, secondo il suo ideatore, Valentino Sciotti, un vero gusto del Sud Italia
Va benissimo con - si abbina alla perfezione con piatti di carne rossa, arrosti, formaggi stagionati e piatti della cucina mediterranea.
Quando - questo vino si presta a molte occasioni, ma è perfetto per serate importanti e cene con amici o famiglia.
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Denominazione - Edizione Cinque Autoctoni
Annata - 2021
Vitigno - Selezione delle migliori uve di Montepulciano, Sangiovese, Primitivo, Negroamaro e Malvasia Nera.
Regione - Abruzzo
Grado alcolico - 14.5 °/VOL
Temperatura di servizio - 18 ° C
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Descrizione
Le uve per i Cinque Autoctoni sono coltivate nei comuni di Colonnella, Ortona, Sava e San Marzano. Le uve Montepulciano e Sangiovese provengono dalle colline abruzzesi situate a 300 metri sul livello del mare. Mentre le restanti varietà, tra cui Negroamaro e Malvasia Nera, sono coltivate nel sud della Puglia. Per questo motivo il vino è classificato come Vino da Tavola. Un vino dal colore intenso, intenso e potente che è, secondo il suo ideatore, Valentino Sciotti, 'un vero gusto del Sud Italia’.
Rosso granata molto profondo. Particolarmente intenso e persistente con note di ciliegia e ribes nero, erbe aromatiche, cannella, chiodi di garofano, cacao, liquirizia e accenni di minerale. Buona struttura e buon equilibrio tra alcol e freschezza, tannini vellutati e retrogusto persistente. Ottimo da bere subito o può essere lasciato a invecchiare a lungo.
Il progetto EDIZIONE CINQUE AUTOCTONI nasce nel lontano 1996, quando la Farnese Vini cominciava a scrivere le prime pagine della propria storia.
L’idea del vino venne partorita durante un curioso incontro tra esperti del settore: Valentino Sciotti, oggi managing director della “Farnese Group”, Filippo Baccalaro, chief winemaker dello stesso gruppo e terza generazione di enologi piemontesi, Hugh Johnson, il più famoso giornalista del vino nel mondo, e Jean Marc Sauboua della terza generazione di enologi bordolesi. In quel particolare incontro, 18 anni fa, Hugh Johnson lanciò una sfida ai due giovani enologi: creare un grande vino che portasse il carattere del “Sud Italia”, forgiato con i migliori vitigni di quel territorio; un vino col nome modesto di “vino da tavola”, ma con l’anima di “un grande vino”, uno di quelli che si distinguono per la capacità di essere unici e straordinariamente superiori a ciò che il mercato offre.
Vitigno: Montepulciano, Primitivo, Negroamaro, Sangiovese, e Malvasia Rossa
Area di Produzione: Comuni di Colonnella, Ortona, Sava e Manduria
Vinificazione: pigiadiraspatura soffice, macerazionefermentazione per 25 giorni, fermentazione malolattica in barrique e affinamento per 13 mesi.
Idea del Vino: dimostrare che si può produrre un grande vino, espressione dell’enorme patrimonio di vitigni autoctoni del nostro paese, con le migliori caratteristiche di gusto e sensazioni olfattive dei vitigni utilizzati. La sua particolarità è data dalla grande armonia e dall’eleganza, che un grande vino raramente riesce ad esprimere a questi livelli.
Caratteristiche Sensoriali: il calice si colora di un cupo ma luminoso rubino, profumi intensi e persistenti, con note fruttate di mora e ciliegia, arricchita da note di erbe aromatiche, cannella, chiodi di garofano, cacao, liquirizia e un intrigante tocco minerale. Struttura rilevante, ben equilibrata tra una importante ed armonica nota alcolica e un’adeguata freschezza, il tannino è morbido e la persistenza assai tenace. Pronto per essere bevuto subito, ma sopporta anche lunghi invecchiamenti.
Abbinamenti gastronomici: ottimo con primi piatti ricchi, con carni rosse e con formaggi di media e lunga stagionatura.
Temperatura di servizio: 18°C
Il vino invecchia separatamente in 60% americano e 40% francese per 12 mesi. Le varietà vengono miscelate poco prima dell’imbottigliamento per creare un vino ricco e potente ma perfettamente bevibile.
grazie alla sua struttura e alla sua complessità aromatica, il vino Edizione Cinque Autoctoni - Fantini Farnese si abbina alla perfezione con piatti di carne rossa, arrosti, formaggi stagionati e piatti della cucina mediterranea.
Fantini Farnese


Abruzzo
Fantini Farnese
La cantina Fantini si trova a Roseto Degli Abruzzi, nel cuore di Montepulciano D’Abruzzo DOCG dove i vigneti scivolano dalle colline fino al mare, ricercando la perfetta esposizione al sole e godendo di un’ottima escursione termica che tutta Europa ci invidia.
In questo bellissimo territorio, con i viticoltori, hanno sviluppato criteri di produzione a basso impatto ambientale, sapendo che la natura ricambia amore e rispetto con doni di rara qualità nella consapevolezza che i frutti di questa terra che crescono bene, invecchiano anche meglio.
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