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Sauvignon Blanc: selvaggiamente adorabile

Sauvignon Blanc: selvaggiamente adorabile

La nota che rende immediatamente riconoscibile il Sauvignon Blanc anche ai profani del vino è il caratteristico odore di “pipì di gatto”, una fragranza piuttosto selvatica – in linea con l’uva dalla quale viene: il nome Sauvignon deriva dalla parola francese sauvage, selvatico, probabilmente perché quando viene lasciata senza adeguate cure, la vite appare piuttosto trascurata e selvaggia.

Un po’ come i gatti randagi, diffidenti e scontrosi all’inizio ma che poi, imparando ad apprezzare la compagnia e le comodità offerte dagli umani, si trasformano in compagni affettuosi e fusoni!

Così, “superato” il primo impatto con il caratteristico odore – che svanisce presto, lasciando spazio a note floreali, fruttate e raffinate – anche il Sauvignon addomesticato si “apre” in bocca, donando gradevolissime e fresche sensazioni e accompagnando tantissimi cibi e pietanze.

Da dove viene e dove è coltivato il Sauvignon?

Il vitigno è a bacca bianca, predilige i terreni marnosi, calcarei e argillosi dove si esprime al massimo; i grappoli sono di taglia da piccola a media e si presentano serrati; gli acini sono piccoli, sferici e dalla buccia giallo-verdastra.

L’origine è nella Loira, in Francia ma la sua natura selvatica lo ha fatto acclimatare molto bene un po’ in tutto il mondo – tanto che oggi è nella top ten dei vitigni da uva più coltivato al mondo con più di 120.000 ettari (dati elaborati nel 2017 dalla O.I.V. l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino.

Se ancora oggi i territori più vocati sono francesi, in particolare Pouilly-sur-Loire e Sancerre da cui viene l’espressione classica, minerale e tendente al “fumé”, ottime espressioni si trovano anche in Nuova Zelanda (Marlborough), dove si caratterizza per aromi esplosivi di frutta tropicale e intensità; Sudafrica (Stellenbosch), con tendenze più calde, toni gessosi e un frutto più maturo; California (USA), più morbido; Cile e altre regioni del Sud America. In Italia le sue regioni preferite sono il Friuli Venezia Giulia, il Veneto e l’Alto Adige.

Caratteristiche organolettiche

Il profilo aromatico è intenso e variegato: può includere note di agrumi (pompelmo, limone, lime, mandarino), erbe aromatiche (erba tagliata, foglie di pomodoro, peperone verde, tè), frutta – mela, mela cotogna, melone o frutta tropicale (mango, banana, papaya). a seconda del luogo in cui crescono le uve. Nelle versioni più evolute, specie quelle affinate in botte, il Sauvignon Blanc assume anche note complesse e intense di spezie e di pietra focaia.

I profumi del Sauvignon Blanc sono estremamente gradevoli; l’aspetto da tenere veramente in considerazione riguarda le note erbacee che, se troppo accentuate, non denotano altissima qualità – sono l’effetto di una raccolta prematura, fatta quando le uve non erano ancora perfettamente mature.

L’odore di pipì di gatto in realtà deriva da composti organici, i “tioli” o una specifica molecola (4-metil-4-mercaptopentan-2-one) che possiede un forte sentore di bosso. Ecco, se volete fare bella figura ricordatevi di indicare appunto la pianta di bosso come responsabile dell’odore – è sicuramente più raffinato che fare riferimento ai mici!

Al palato e in tavola

La gradazione alcolica varia mediamente tra 11% e 13%, mantenendo sempre un equilibrio tra corpo leggero e struttura elegante. Consigliamo di servirlo a 10-12° C in un calice medio.

Al palato il Sauvignon si rivela secco, fresco e vivace, con un’acidità marcata che spinge verso un finale lungo e sapido. È un vino che esibisce una straordinaria freschezza, audacia di acidità e entusiasmanti sapori di erbe e frutta, il che lo rende ideale per accompagnare piatti a base di verdure – in particolare gli asparagi! – per gli aperitivi, magari sulle sponde di un lago o del mare, al tramonto; o per accompagnare un pranzo leggero, anche a base di pesce. Ma se rientri tra gli appassionati di arte, cultura e natura, puoi degustarlo in stato meditativo, a piccoli sorsi, magari immergendoti nella lettura di qualche opera di Samuel Beckett, che a vent’anni intraprese un viaggio in bicicletta dalla sua Dublino in terra francese, sulle orme degli scrittori che tanto amava – in particolare nella Valle della Loira – e ne rimase talmente affascinato da scegliere la Francia come sua terra d’adozione e trasferircisi qualche anno più tardi.

 

Arswine.it ti propone dal Süd Tirol l’eccellenza del Sauvignon Vigna "Castel Ringberg" di Elena Walch , l’Alto Adige DOC di Burggraefler e ancora il sorprendente Sauvignon IGT Isaì della cantina Federici, coltivato nel clima mediterraneo e con influssi marini delle pianure pontine nel Lazio.

 

è Tutti gli Abbinamenti consigliati per il Sauvignon Blanc

è Sauvignon Blanc: 5 ricette a base di – o da abbinare con – il bianco selvaggio

 

E se vuoi esplorare i Sauvignon nel mondo, eccoti la selezione internazionale a cura dei sommelier di ArsWine.it:

è Austria : Sieme Eichberg azienda Adam Lieleg

è New Zealand : Saint Claire azienda Saint Claire estate

è Francia : La Grande Chatelaine azienda Josep Maillot

è South Africa : Villiera Bush azienda Villiera wines

è Spagna : Diez Siglos Sauvignon azienda Diez Siglos

 

Buona degustazione!

 

Per scoprire altre curiosità sul mondo del vino, informazioni, eventi e novità visita il blog Arswine.it

 

Letture consigliate:

·       Gibberellic acid reduces clusters rot of ‘Sauvignon blanc’ grapes, di Santos da Silva, M. Batalha Moreno Kirinus, e altri;C. Farias Barreto, C. S. Pérez Lamela, M. Barbosa Malgarim, P. Mello-Farias

·       Il Respiro del vino, di Luigi Moio;

·       Sauvignon blanc Cultivar Aroma – A Review, di J. Marais

·       The influence of yeast on the aroma of Sauvignon Blanc wine, di H. Swiegers, R. L. Kievit, T. Siebert, e altri

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